Probabilmente ricorderemo queste settimane come le più surreali, confuse e tese dell'anno. La nostra vita piena di cose da fare si è ridotta all'attesa che un minuscolo e invisibile virus smetta di attentare al nostro sistema respiratorio. Tutto questo ha minato e cambiato in modo profondo le nostra abitudini, la nostra quotidianità.
Ora, se è vero che l'uomo è dotato di una straordinaria capacità di adattamento, è altrettanto vero che nel caso dell'isolamento causato dalla pandemia non è così facile gestire tutte quelle emozioni che, spesso, si muovono come sulle montagne russe dentro di noi. Stare in casa non dovrebbe essere una cosa difficile da fare, eppure dopo più di due settimane dove tutti siamo chiusi tra quattro mura, le relazioni, le abitudini, il lavoro, i sentimenti e le emozioni sembrano essere sempre più difficili da tenere in equilibrio. Il punto è che l'essere umano non è fatto per reggere a lungo situazioni di allerta e tensione. Per questo stare a seguire in maniera ossessiva le notizie sul Covid-19 non fa altro che aumentare il nostro livello di allerta e ansia: controllare una/due volte al giorno le notizie e possibilmente da fonti affidabili è più che sufficiente*, il resto del tempo possiamo occuparlo in altro. Le ricerche scientifiche ** ci dicono chiaramente che le conseguenze dell'isolamento, per le persone meno resilienti, possono manifestarsi per lungo periodo anche dopo la fine della quarantena. Le emozioni giocano un ruolo fondamentale: paura, tristezza e rabbia spesso la fanno da padrone, nonostante siano fondamentali per la nostra sopravvivenza – la paura ci consente di evitare i pericoli, la rabbia di avere l'energia per reagire e difenderci – ma se mal gestite possono farci vivere nell'ansia quotidiana dove ogni evento diventa un rischio, oppure nella sofferenza per la distanza fisica dalle persone a cui teniamo, o nell'aggressività irrazionale di tenere tutti a distanza; ancora peggio è la perdita di senso in ciò che facciamo, quando la nostra possibilità d'azione nella vita di tutti giorni si riduce perchè impossibilitati a fare ciò che eravamo abituati a fare. Quindi che fare? Come possiamo arrivare in fondo a questo periodo così difficile? La libertà non sta nel fare sempre quello che vogliamo, ma dato lo spazio di movimento che abbiamo a disposizione, capire quali scelte possiamo fare per stare meglio.
* VADEMECUM PSICOLOGICO CORONAVIRUS PER I CITTADINI ** Articolo Lancet: https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)30460-8/fulltext *** Psicologi contro la paura Guida antistress per i cittadini in casa Toscana Linea telefonica Covid-19 dell'Ordine degli Psicologi della Toscana Sostegno psicologico gratuito online per personale sanitario
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Mi chiamo Elisa Benvenuti e sono una psicologa e psicoterapeuta specializzata in psicoterapia della Gestalt. Archivi
Ottobre 2021
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